Chi siamo
Educazione, gioco, cittadinanza digitale, creatività e partecipazione esplorate con i media.
A Zaffiria proviamo a chiederci come raggiungere questi obiettivi. Progetti, laboratori, formazione, passeggiate nel web tra vecchi e nuovi media per educare, partecipare, creare, pensare, giocare.
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Mostre e installazioni
Zaffiria cura l’ideazione, realizzazione e la didattica di mostre e installazioni per bambini. A dicembre 2015 inaugura al MAMbo, museo d’arte contemporanea di Bologna, la mostra “Maestro raccontami il mondo” che presenta l’universo narrativo di Alberto Manzi reinterpretato dall’artista Alessandro Sanna. Le installazioni giocose per bambini sono state realizzate nelle piazze, in occasione di festival (FestivalFilosofia a Carpi, Festival Con-vivere a Carrara, Il mare dei bambini – costa Adriatica) e caratterizzano la ludoteca Via Luzzatti 15 di Igea Marina (C’era una volta il bianco, Colori d’Oriente, Costruire mondi, Mare d’inverno, La fabbrica dei giocattoli, Paesaggi sonori…).
Risorse didattiche
La progettazione educativa è al centro della nostra attività. Gestire l’archivio e il Centro Alberto Manzi per conto dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ci ha permesso di formarci con un metodo innovativo che abbiamo poi implementato con il Metodo Bruno Munari. Le nostre risorse didattiche sono anche multimediali: per il CORECOM della Regione Emilia-Romagna abbiamo realizzato una piattaforma per adulti e bambini per giocare pensare intorno ai temi della media education.
Coesione sociale
Si tratta di progetti realizzati con le comunità locali finalizzate alla produzione e condivisione di una narrazione mediale pubblica. “Qualcosa di noi” è stato il progetto più importante: la nascita e lo sviluppo della storia del turismo a Bellaria Igea Marina è stata raccontata grazie agli abitanti che hanno prestato oggetti e raccontato storie per creare una linea del tempo della storia della comunità. È nato un nuovo contenitore museale.
Media education
Si tratta di progetti con le scuole oppure nell’extrascuola (nel tempo libero di bambini e adolescenti) per favorire un uso più creativo e consapevole delle tecnologie. Il progetto Extramedia è stato vincitore a Parigi, nel 2013, del prestigioso premio della Fondazione Evens (Anversa, Varsavia, Parigi) “miglior progetto di educazione all’immagine per bambini dai 4 agli anni in Europa”.
Siti e videogiochi
Hamelin2.0 (un videogioco sulla media education composto di nove livelli e ispirato al Pifferaio di Hamelin) e piccoliarcheologi.it (sito interattivo per giocare con l’archeologia) sono stati i primi nati. Oggi si aggiungono anche app (Carlo Elle, collegata all’omonimo gioco di Italiantoy) oppure gli e-book (Pablo Pi).
Formazione
Solitamente rivolta ai docenti avviene con la modalità dell’atelier in cui viene proposto un lavoro attivo e collettivo. La formazione per i genitori avviene sia con modalità frontale nell’ambito di incontri serali, sia con modalità più attive come il cooperative learning.
Comunicazione
Campagne di comunicazione che portano nell’arena pubblica il punto di vista di bambini e adolescenti, manifesti realizzati coinvolgendo i più piccoli e esposti in città, social network, disegni animati, giornali e video sono alcuni degli strumenti usati per garantire il diritto di espressione. Il tema che stiamo affrontando ora è l’hate speech online.
Laboratori: workshop/atelier
Per bambini. O adulti: insegnanti, bibliotecari, educatori museali. Coniugano gli aspetti tecnologici con le tecniche artistiche e forniscono spunti di lavoro che vengono poi approfonditi anche dal punto di vista teorico.
Musei, archivi, patrimonio
Da anni, in collaborazione con l’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia-Romagna sperimentiamo il coinvolgimento di bambini, adolescenti, disabili e migranti nella vita dei musei, degli archivi, delle biblioteche. Sono numerosi anche i convegni organizzati: l’ultimo in ordine temporale “Quando i musei giocano” ha affrontato il tema del gioco con esperienze da Germania, Austria e Olanda.